LA NOSTRA STORIA

Signore mandaci i peggiori di questo quartiere affinché diventino i migliori del Regno di Dio!

“Voi stessi, fratelli, sapete che la nostra venuta tra voi non è stata vana … come siamo stati approvati da Dio che ci ha stimati tali da poterci affidare il vangelo, parliamo in modo da piacere non agli uomini, ma a Dio che prova i nostri cuori … siamo stati mansueti in mezzo a voi, come una nutrice che cura teneramente i suoi bambini. Così, nel nostro grande affetto per voi, eravamo disposti a darvi non soltanto il vangelo di Dio, ma anche le nostre proprie vite, tanto ci eravate diventati cari”. Queste parole dell’apostolo Paolo esprimono il profondo affetto che nutriva insieme ai suoi collaboratori per la chiesa di Tessalonica e la straordinaria dedizione alla causa del vangelo che lo ha visto protagonista nella propagazione del messaggio della grazia rivelata in Gesù Cristo. “Così, nel nostro grande affetto per voi, eravamo disposti a darvi non soltanto il vangelo di Dio, ma anche le nostre proprie vite, tanto ci eravate diventati cari”. Quanti hanno visto nascere l’opera “Parola della Salvezza” di Librino possono ben capire quest’ultima affermazione dell’apostolo Paolo. Librino ha significato per noi essere al posto giusto nel momento giusto, al centro del piano di Dio nel tempo stabilito da Dio. Dio stesso ha aperto una porta per il vangelo nel tempo da lui stabilito e le persone hanno cominciato a convertirsi, e quanti ne siamo stati testimoni non possiamo che glorificare Dio perché, come spesso i primi credenti di Librino solevano dire, “Dio è sceso a Librino”. Anche se gli uomini si dimenticano di quartieri come questo, Dio non dimentica nessuno.

Librino è situato nella parte sud-ovest della città di Catania, è un quartiere di periferia molto grande e popoloso, conta circa 90.000 abitanti. È un quartiere che ingloba alcune delle realtà più degradate della città, fatte di delinquenza, mafia, droga, prostituzione, magia, analfabetismo. Neanche la polizia osa entrare in certe zone senza essere adeguatamente armata. Ma Librino è anche l’oggetto dell’amore di Dio, perché dove il peccato abbonda la grazia di Dio sovrabbonda!

La nascita della chiesa

Quello che segue è il racconto del fondatore della chiesa, il pastore Nicola Spuria, circa la nascita dell’opera. “Ero un anziano della chiesa pasturata dal fratello Filippo Wiles e anche pastore dei giovani da 4 anni e sentivo che il mio tempo in quel ruolo stava volgendo al termine. Avvertivo una intensa spinta verso qualcosa di nuovo anche se ancora non mi era ben chiaro quale fosse questa nuova chiamata. Come chiesa di Catania siamo stati sempre impegnati nell’evangelizzazione su strada, sia con campagne evangelistiche con la tenda, sia con strumentazione mobile evangelizzando a tu per tu. Nel 1997 abbiamo supportato due importanti campagne evangelistiche, la prima nella frazione misterbianchese di Serra Superiore, la seconda nel quartiere di San Giorgio di Catania. Avevamo già evangelizzato qualche volta a Librino, ma fu dopo quella campagna con la tenda a San Giorgio che il Signore m’indicò chiaramente che si sarebbe mosso a Librino e che la Sua volontà era che io mi concentrassi lì perché lì avrei adempiuto al mio mandato. In modo inspiegabile ci ritrovammo con la squadra evangelistica al viale Grimaldi 18 e lo Spirito Santo mi disse di fermarci davanti a quei palazzi e di non andare via se non prima Egli avesse toccato delle persone. E così facemmo per alcuni mesi, senza vedere nessun frutto. Ma secondo l’ordine dello Spirito Santo siamo rimasti fermi in quel luogo”.

Improvvisamente quella “porta” nei luoghi spirituali si è davvero aperta e le persone hanno cominciato a rispondere all’appello dell’evangelo. Calavano con gioia i cestini dai balconi per ricevere il vangelo di Giovanni. La prima persona che si è precipitata in strada perché toccata dall’amore di Dio è stata Nunzia Salerno, una donna di 62 anni. Lei era affacciata dal suo balcone al settimo piano. Aveva sentito i nostri cantici e stava fumando una sigaretta. Tutte le notti sentiva una voce che le suggeriva di gettarsi da quel balcone per farla finita. La notte appena trascorsa non aveva fatto altro che andare su e giù aspettando il momento decisivo per togliersi la vita. Viveva una situazione familiare drammatica: separata del marito, 4 dei suoi nove figli e un nipote in carcere condannati all’ergastolo per associazione mafiosa e omicidio. Era una donna inquieta e disperata, nervosa, piena d’angoscia e senza più la voglia di vivere. L’unico sollievo erano le sigarette che fumava in continuazione, 3 pacchetti al giorno. Incuriosita dai cantici che sentiva risuonare in strada si affacciò e rimase ad ascoltare. Ad un tratto ebbe un sussulto: un uomo che diceva di essere un poliziotto aveva preso in mano il microfono ed affermava di essere stato trasformato dall’amore di Dio. Era il pastore Nicola che stava raccontando la sua testimonianza, di come l’amore Dio lo avesse trasformato e che quello stesso amore era il motivo che lo spingeva assieme a quei giovani a percorrere le strade di Librino, pur essendo un poliziotto e sapendo che questo lo metteva in una posizione abbastanza pericolosa. Quando sentì la parola ‘poliziotto’ Nunzia rimase contrariata ma rimase ad ascoltare. Poi accadde qualcosa di inaspettato. Nunzia vide all’improvviso una luce, si sentì avvolgere dall’amore di Dio e udì una voce che le disse: “Getta la sigaretta che tieni in mano”. Immediatamente realizzò che si trattava del Signore e, dimentica del sugo di pomodoro che bolliva in pentola, corse giù dal settimo piano con le lacrime agli occhi desiderosa di conoscere il Signore! Il Signore ha radicalmente cambiato la sua vita e ha salvato anche altri membri della sua famiglia!

Quella domenica mattina altri seguirono il suo esempio. Abbiamo assistito a conversioni radicali e prodigiose e liberazioni da legami di magia e possessioni demoniache. Le persone erano talmente affamate e assetate di Dio che da lì a 2 settimane qualcuno ci ha chiesto: “Perché non fate delle riunioni qui durante la settimana?”. Misero a nostra disposizione parte di un garage-ripostiglio situato in viale Grimaldi 18/E. Così in maniera del tutto inaspettata nacque la chiesa. La frequenza è stata sin da subito assidua, una media di 40 persone a riunione. La maggior parte delle donne che frequentavano le riunioni avevano chi il marito, chi il figlio o i figli in carcere. Capimmo subito che il Signore ci aveva catapultati in una realtà totalmente diversa da quella a cui eravamo abituati. Nessuno di noi si sarebbe mai sognato di trasferirsi a Librino o che avremmo dato inizio ad una chiesa.

Ritorniamo al racconto del pastore. “Vivevo un grande conflitto a causa della mia professione di poliziotto. Sapevo in quali guai o situazioni pericolose sarei potuto incorrere in un quartiere noto per il suo degrado e l’elevatissimo tasso di criminalità, nonché la sua naturale disaffezione per le forze dell’ordine. La mia domanda costante era: “Perché proprio io Signore? Perché proprio Librino?”. Un giorno, mentre mi trovavo in preghiera lo Spirito Santo mi parlò e mi disse: “Io sono il Signore e sovrano della tua vita. Io stabilisco attraverso chi e come salvare la gente”. A quel punto mi prostrai a terra e dopo aver pianto molto dissi: “Obbedisco”. La chiesa era nata il 4 marzo del 1998.

A questo punto cera la necessità di prendersi cura dei neoconvertiti senza cessare la proclamazione del vangelo nel momento favorevole. Una sabato sera alla riunione dei giovani, il pastore Ottavio Prato ha fatto un appello per quanti si sentivano chiamati a sostenere quest’opera a Librino ed erano disposti a trasferirsi lì insieme a me: si sono fatte avanti dodici persone, le stesse di cui il Signore mi aveva parlato in preghiera e i cui nomi avevo già scritto su un taccuino e che avevano assistito insieme a me alla conversione di Nunzia e degli altri! Quelle dodici persone si sono fatte avanti, non una di più, né una di meno. Nessuno può intraprendere qualcosa nel campo del Signore senza avere un peso che lo motiva. Sapevamo che stavamo andando a Librino per lavorare, per zappare la vigna del Signore, e sapevamo che le opposizioni sarebbero state molte. I miei collaboratori non hanno avuto nessuna esitazione perché non hanno seguito me o la ‘mia’ visione, ma hanno investito le loro vite sulla volontà palese di Dio. Era assolutamente evidente che stavamo assistendo ad un movimento soprannaturale di Dio e ci siamo sempre sentiti onorati di far parte di quest’opera di Dio. Stavamo prostrati davanti al Signore e piangevamo per la salvezza dei perduti. Un amore intenso e un santo ardore bruciavano nei nostri cuori, tanto l’amore di Dio per questo quartiere aveva infiammato i nostri cuori. Una cosa che dicevamo spesso a quanti ci chiedevano di Librino era: “Se ci tagliate le vene dal nostro sangue uscirà Librino”, talmente eravamo coinvolti nella chiamata del Signore. “Così, nel nostro grande affetto per voi, eravamo disposti a darvi non soltanto il vangelo di Dio, ma anche le nostre proprie vite, tanto ci eravate diventati cari”.

Dopo pochi mesi, dato che il piccolo locale di Viale Grimaldi 18 era sempre gremito, cercammo la faccia del Signore perché ci provvedesse un locale più grande. Fu così che la chiesa si trasferì in Via della Pernice 33. A 16 mesi dalla nascita la chiesa contava 70 membri nati di nuovo e ben presto anche questo secondo locale risultò angusto: c’era un affluenza tale alle riunioni che durante l’estate molti giovani dovevano partecipare al culto stando all’in piedi dietro al pulpito mentre il pastore predicava.

 

Viale Grimaldi 16

Durante le evangelizzazioni con la strumentazione mobile avevamo adocchiato un casolare abbandonato, un ex supermercato andato in rovina, situato al viale Grimaldi 16. Restavano all’in piedi solo i pilastri e una parte dei muri perimetrali: era totalmente distrutto, pieno di macerie spazzatura e puzza di urina. Veniva utilizzato per lo spaccio di droga e altri loschi  affari. Pensammo subito che potesse fare al caso nostro. Dopo qualche ricerca scoprimmo che apparteneva al Comune di Catania e che per chiederne la concessione avremmo dovuto inoltrare una richiesta ufficiale agli organi comunali di competenza. Fu così che scoprimmo che non eravamo gli unici interessati a quel locale. Così cominciammo a pregare intensamente. Un giorno girammo attorno all’edificio in preghiera così come aveva fatto Giosuè col popolo d’Israele per prendere possesso dell’eredità del Signore. Avevamo ricevuto la certezza divina che quel locale sarebbe stato nostro, al di là di qualsiasi apparenza contraria.

I nostri maggiori concorrenti erano le suore che già avevano la concessione di alcune botteghe lì vicino. Una mattina, mentre il pastore si trovava in macchina ricevette la telefonata del fratello Riccardo Colianni che lo informava: “Pastore, stamattina è uscito un articolo sul giornale La Sicilia: il locale di viale Grimaldi 16 è stato assegnato alle suore”. In quel momento lo Spirito Santo Parlò al pastore dicendo: “Io sono il Padrone del mondo, Io ti h promesso che quel locale sarà vostro e, donandovelo, vi mostrerò la mia gloria”. Dopo circa 8 mesi il Comune ci assegnò quello stabile di viale Grimaldi 16.

Lungo questi anni, la Chiesa si è sviluppata e per questo c’è da ringraziare soprattutto Dio, ma non solo: la vicinanza e l’amicizia di alcuni uomini di Dio (come ad esempio Mike Brown, Billy Rice, ecc.) e  l’allargamento della nostra Famiglia con nuovi membri che hanno dato e continuano a dare un contributo notevole alla Sua benedizione  – prima fra tutti i fratelli Rovetto (Giuseppe ed Angela) –  hanno contribuito all’edificazione di quella che è divenuta, nel 2009, un’Opera:  l’Opera Cristiana Evangelica “Parola della Salvezza”.

 

 

L’ OPERA “PAROLA DELLA SALVEZZA”

La Chiesa di Massa Annunziata

Oltre a quella Madre (Librino) è stata aperta la nuova Chiesa a Massa Annunziata (Mascalucia).

Frutto di preghiera, risponde al grido profondo che c’è nel nostro cuore: Catania per Cristo! … e alla necessità di raggiungere anche coloro che si trovano nella parte alta della città.

 

Il progetto della Nuova Chiesa in Viale Nitta

– Il nostro sogno –

La mano di Dio ci ha accompagnato sin dal principio e noi Gli siamo grati. Egli ha fatto tanto per noi, ma la nostra gioia più grande è che c’è ancora tanta strada da fare assieme a Lui! In questa lunga strada, spicca il progetto di costruzione della Nuova Chiesa in Viale Nitta, un punto strategico di Librino (ma non solo, con i nuovi collegamenti stradali, lo è di tutta la città) nel quale vogliamo far sorgere questo nuovo locale il quale non sarà solo Chiesa… C’è un sogno che batte forte nel nostro cuore: creare un luogo di ristoro ed aiuto ai minori dei quartieri in cui operiamo e alle loro famiglie.

Nello specifico, sogniamo di:

  • costruire un ORATORIO quale luogo di educazione sociale dei ragazzi attraverso delle comunità alloggio
  • realizzare una struttura di avviamento al lavoro attraverso un centro di formazione professionale
  • creare un ambiente familiare e confortevole,.. atmosfere sconosciute a gran parte degli abitanti di questi quartieri
  • edificare un centro a sostegno dell’età anziana
  • offrire servizi vari a sostegno dei minori.

Il tutto è finalizzato all’educazione e alla socializzazione sul territorio di ragazzi e giovani a forte rischio di devianza.

A fare da cornice i principi che contraddistinguono il carattere cristiano da quello di una società che è sempre più lontana dall’offrire possibilità di riscatto ai giovani disagiati: infatti l’amore caritatevole, la fiducia, la fede, l’amicizia, la lealtà fanno parte di noi e sono gli stessi che sogniamo di offrire ai ragazzi.

Tutto è nelle mani di Dio, Egli, se lo vuole, farà una strada dove strada non c’è … Egli è il nostro Signore al quale abbiamo scelto di ubbidire ad ogni costo e in ogni tempo … perché

In Lui viviamo, ci muoviamo e siamo!